ANEMOS – vibrazioni e percorsi nel vuoto

Mostra temporanea sculture in ferro dell’artista Vanni Mondo

Casa dell’Ecomuseo, dal 19 agosto al 17 settembre 2023

Inaugurazione Sabato 19 agosto ore 18.30

Ingresso gratuito

VANNI MONDO

Vive e lavora a Riese Pio X, dove è nato nel 1950. Giovanni (Vanni) Antonini è figlio di Mario e nipote di Giovanni Antonini. Vanni è erede di una lunga tradizione di famiglia (i Mondi) che ha sempre visto i suoi uomini lavorare il ferro, sia nella fucina sotto casa che spostandosi in paesi e città diversi, con un’ansia di ricerca che ha permesso di accumulare esperienze maturate in ambienti e culture differenti.

Vanni è cresciuto avendo sempre davanti agli occhi sia la fatica del lavoro che gli armoniosi risultati che ne scaturiscono. Dalla frequentazione di artisti e valenti artigiani che abitualmente praticavano la bottega paterna, ha ricavato una particolare sensibilità di visione della materia, che ha favorito il formarsi di un suo personalissimo linguaggio in grado di soddisfare sia la propria esigenza espressiva che quella di analisi e confronto col mondo che lo circonda. Quello che Vanni fa è indagare in modo concreto delle possibilità, impegnandosi nell’esplorazione tesa a scoprire il punto d’incontro tra materia e spiritualità. Egli parte dall’intrinseca certezza che, anche se è il caos a provvedere a noi meglio che noi a noi medesimi, sia sempre possibile, anche nel caos, trovare quel filo d’Arianna che porta all’empatia universale.

Tradizione animista, scuole filosofiche e dottrine spirituali si interrogano da sempre sull’esistenza e sulla natura dell’anima, sull’influenza che esercita nella materia e, conseguentemente, sulle azioni umane. Vanni si è sempre posto questo interrogativo nella piena consapevolezza che

 l’anima si esprima sia nella pervasività infinita che nel singolarissimo unicum dell’ultimo atomo cosmico. E questa certezza lo conduce, immancabilmente, a scoprire una fatalità in cui forme distinte ed unite sono destinate a possedersi vicendevolmente. Il tangibile è costretto a delineare l’intangibile, per dare un senso logico ai linguaggi che li accomunano: il pensiero e l’arte. Da ciò nasce l’idea di anima, che in greco fa ànemos cioè soffio, vento, respiro. C’è, ti sfiora, ma per quanto tu chiuda strettamente le mani… non ne trattieni niente. Soffio, vento, respiro che Vanni disegna con strutture eteree che si innalzano nell’aria e che rappresentano, attraverso una materia purificata, il soffio del vento che, prima ancora di farsi suono e musica, dà forma e respiro all’anima, rendendola visibile, mobile e vitale nello spazio.

Genesi, 2, 7

“…allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente. “

Ecomuseo del Vanoi